"La sveglia suona molto molto presto, ma questo non ferma assolutamente i nostri Leoni che oggi affronta anche squadre Slovene e, con la carica che li contraddistingue, partono subito bene! Poi a causa di qualche piccolo infortunio ci ritroviamo presto ad essere, in alcuni momenti, in 6 in campo. Ma ciò non li scoraggia: tirano fuori tutta la grinta possibile e terminare la mattinata alla grande dimostrandoci come l’importante sia la squadra e la voglia di avere la palla.
Dopo pranzo affrontano le finali dove, senza alcun cambio, giocano con grandissima energia senza mai lamentarsi!
Con passaggi, finte, ruck, contro ruck, maul ci hanno fatto vedere quanto in quest’anno sono cresciuti non solo fisicamente, ma anche tecnicamente! Questi ragazzi ormai sono diventati squadra sia dentro che fuori dal campo e questo credo sia la cosa più bella che il rugby può regalare a tutti noi: sapere che un compagno è sempre con te pronto a sostenerti e che, anche se a volte il risultato non è quello sperato, finita la partita abbracciandoci ci si può congratulare con tutti per le grandi cose fatte non ha prezzo!
All’inizio questo sport mi faceva un po’ paura, paura che mio figlio si potesse fare male (ed è così: ogni tanto succede), ma poi mi ha fatto innamorare quando ho visto la grinta e la passione che c’è nei loro occhi ad ogni allenamento e ad ogni partita. Come sempre i ragazzi hanno insegnato a noi grandi, che non importa essere primi, ma la cosa importante è essere SQUADRA, quella che negli anni si è costruita e con l’arrivo di nuovi compagni si è consolidata sempre più!
Da accompagnatrice, ma soprattutto da mamma, è una gioia vedere questi ragazzi, che ormai sento come miei, giocare, divertirsi, spronarsi, restare uniti, consolarsi e tornare a sorridere dopo una sconfitta, sempre a testa alta.
Il rugby è uno sport che si ha nel cuore, in tutti i sensi, e se guardo la U10 si vede!
Un grazie ai miei compagni di campo Pagnotta, Faga ed Edoardo, ma sopratutto ai miei LEONI!"
(Sara, accompagnatrice)
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